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I progetti europei al tempo del Covid-19

  • marinebaron
  • 29 ott 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

La pandemia COVID-19 ha stravolto le attività delle istituzioni culturali in tutto il mondo, minacciando il loro equilibrio finanziario, e il lavoro di migliaia di professionisti della cultura e del patrimonio. Dall'inizio della crisi, diverse iniziative sono state avviate dalle reti del settore culturale - come ENCACT, Culture Action Europe, European Heritage Alliance 3.3 - al fine di aiutare lo scambio di esperienze e idee tra le comunità e aumentare la consapevolezza dell'Unione Europea sull’impatto dell’attuale situazione rispetto al settore culturale, compresi anche gli effetti sui progetti comunitari attualmente in corso. Sono stati lanciati diversi studi e sondaggi e un centro di risorse online per analizzare l'impatto del COVID-19 e analizzare le esigenze del settore del patrimonio culturale, dei musei e delle industrie creative.

Credit: European Union

L'Unione Europea ha adottato misure per adattare i propri programmi, per esempio Horizon 2020, Creative Europe e Erasmus+, e garantire il completamento dei progetti in corso e la preparazione di quelli futuri. Nel maggio 2020, la Commissione Europea ha lanciato la piattaforma Creatives Unite, uno spazio digitale che mira a raccogliere tutte le iniziative e le informazioni relative ai settori culturali e creativi nell'UE in risposta alla crisi COVID-19.

Che si tratti di fornire dati sul COVID-19, di sviluppare metodi per combattere il virus o di mantenere e sviluppare la coesione sociale e politica, l'UE ha proposto una risposta globale al coronavirus.

Il settore culturale ha richiesto di potersi avvalere del Recovery Fund a beneficio delle istituzioni culturali, e anche la Commissione Europea ha lanciato da subito nuovi progetti dedicati alla ricerca contro il COVID-19 e organizzato eventi come #EUvsVirus: il Pan-European Hackathon contro il COVID-19.

Credit: European Union

Il momento critico ha fornito nuove opportunità per i progetti europei. Oltre all'estensione della loro durata, è stato necessario apportare modifiche al progetto legate alle restrizioni poste dal COVID-19 per garantirne la sostenibilità e la flessibilità. Per esempio, in WE-Hope la crisi ha modificato il calendario per la raccolta delle testimonianze su cui si basa il progetto.

La crisi ha inoltre intensificato le disuguaglianze tra le persone e reso difficile raggiungere molti cittadini europei. Sebbene molte organizzazioni coinvolte in progetti europei consentano il lavoro a distanza, la comunicazione delle attività e dei risultati verso il pubblico è diventata in generale più complicata. WE-Hope è un esempio di queste difficoltà. È comprensibile, in un momento di crisi, pensare che le persone più vulnerabili abbiano cose ben più importanti da fare che non partecipare a progetti che non presentano un immediato risultato. Molti progetti europei in cui sono coinvolti i partner di WE-Hope, e anche lo stesso progetto WE-Hope, vogliono migliorare la vita delle persone attraverso il patrimonio culturale. Che si tratti di giovani o di anziani, oppure di comunità che si sentono escluse, la crisi COVID-19 ha messo in pericolo questi obiettivi, destabilizzando queste persone e chiedendo loro di essere più determinate. I progetti europei sono quindi particolarmente importanti per sostenerle e devono essere messi in grado per poterlo fare in modo corretto.

I primi risultati derivati da questa crisi stanno venendo fuori mentre ci si prepara per la seconda ondata. Essi sottolineano quanto sia importante rafforzare la collaborazione transnazionale, imparare gli uni dagli altri e dare voce alle preoccupazioni comuni. I progetti europei devono lavorare per accrescere la consapevolezza delle crisi, come pure preparare e verificare le possibili risposte per il futuro, compresi i piani di emergenza per i processi di lavoro comuni o interni a ogni organizzazione. La crisi COVID-19 ha evidenziato come il patrimonio culturale digitale sia utile per riunire le persone, incoraggiare la loro creatività, condividere esperienze e offrire uno spazio virtuale per costruire idee in modo collettivo. Non dobbiamo dimenticare che l'inclusione e le identità contano!

Nel progetto WE-Hope, crediamo che l'arte sia un mezzo essenziale per rafforzare la coesione sociale e il senso di appartenenza delle persone all'Europa, e per questo motivo il perseguimento e il rafforzamento delle politiche europee è ancora più essenziale. Una crisi è uno dei momenti più appropriati per fare un passo indietro, e prepararsi a fare poi un grande balzo in avanti.

Questo articolo è stato scritto dall’Associazione Michael Culture, partner di WE-Hope.


(Source for the images: EC - Audiovisual Service)

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