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L’arte del gioco

WE-Hope è un processo collettivo e come tale è complesso e in continua evoluzione. Questo articolo utilizza la metafora del gioco per sintetizzare un presente che è iniziato a gennaio 2022 all’interno del neonato Learning Resources. Primo obiettivo di LR: creare uno strumento didattico che combini le interviste, i valori estetici ed etici, l’opera d’arte Cantastorie, la creatività come processo di conoscenza, la sostenibilità d’utilizzo e di diffusione. Secondo obiettivo : diffondere lo strumento didattico in Europa per la sensibilizzazione e coinvolgimento di pubblici diversificati.

Abbiamo iniziato utilizzando un processo tipico della decostruzione creativa: brainstorming con pochissimo tempo e nessuna informazione pregressa. Poi Clusterizzazione. Poi collegamenti con prodotti già realizzati dentro e fuori WE-Hope. Adesso stiamo costruendo la cornice. Entro fine maggio 22 pubblicheremo i risultati.

Arrivati fin qui, fra cornici e contenuti, desideriamo essere, un essere vivente in relazione, con fragilità e bellezze…stay tune ☺


Learning Resources

E’ stato chiaro fin dall’inizio che in Learning Resources non stavamo giocando a scacchi. Era più un grande gioco d’azzardo con tanti: ???? ….. !!!!

L’obiettivo è fondere competenze diverse per trovare nuove idee creative per realizzare un Learning Resources in tempi brevissimi e con il focus sul tema cantastoria contemporaneo in combo con interviste e mai sentite che scatenino un’azione diffusa di sensibilizzazione e disseminazione dei temi WE-Hope in Europa. In altre parole una maratona fra se fossi e moscacieca alla ricerca de il grande boh.


SE FOSSI

Il primo gioco a tempo è il se fossi. Ruotate la clessidra e fate a ciascun giocatore domande. Dovete indovinare che cosa avete in testa a partire da indizi. L’abilità della squadra sta nel collegare velocemente gli indizi e trovare la risposta coerente portandosi a casa un punto. Gli indizi li abbiamo: le sinossi delle interviste e una traccia iconografica sui cantastorie di tradizione.

A partire da qui

se fossimo bambini sarebbe facile, perché il corpo infantile non si pone a distanza/differenza con la cultura e quindi basterebbe essere corpo che gioca

se fossimo di qualche etnia tradizionale basterebbe chiedere alla sacerdotessa, allo sciamano, al matto o all’uomo memoria


MOSCACIECA

Un altro bel gioco che Learning Resources ci propone è il gioco a moscacieca * fra la performance Cantastoria contemporanea che quasi nessuno dei Learning Resources ha visto e le interviste ai sopravvissuti alle guerre che solo metà dei partecipanti a Learning Resources conosce.

* [gioco per bambini, in cui uno dei partecipanti, bendato, deve cercare di afferrare uno dei giocatori e riconoscerlo]


GIOCARE IN CONTROPIEDE

In questa situazione paradossale la possibilità che ha Learning Resources di innescare creatività è giocare in contropiede* Sorprendere l’avversario, coglierlo all’improvviso cioè ingannarlo. En gannum che diventa gaman , gamen, game giocare senza che agli adulti risulti puerile. La strada più semplice è giocare di astuzia, ingannare il pensiero riducendo il tempo del ragionamento. Si chiama

*[fare un’azione velocissima e improvvisa di contrattacco condotta mentre l’avversario si trova proteso all’attacco.]


BRAINSTORMING


Regola 1. tirar fuori più parole possibili in 20 minuti. Pronti via. La questione lingua non è secondaria. Per ridurre il tempo di reazione si decide che tutti usino la lingua madre. Meno tempo di mediazione. Nel silenzio interrotto dal ticchettio delle tastiere appaiono in chat-meet parole su parole. Tante.





CLUSTERIZZAZIONE


Regola 2. ognuno in 30 minuti sale sulla montagna di parole, tutte le parole del brainstorming, e la suddivide in gruppi di senso. Dandogli un titolo.


Regola 3 . Come accorpare le clusterizzazioni dei singoli partecipanti in macro cluster con pochi elementi significativi? La scelta della metrica è il calcolo della vicinanza e ripetitività reciproca fra gli elementi. Ne emergono 8 clusters* il cui centro è la parola maggiormente ripetuta e via via fino alla periferia composta da parole ripetute solo due volte.

*[cantastoria, hope, emotions, process, opposti, ???, travel, ethics]



Regola 4

Prendiamo ciò che è stato fatto prima. Prima di WE-Hope.

Prendiamo gli 8 clusters.

Proviamo a fonderli in un paio di schede pilota.


Regola 5

Mettiamo adesso sul tavolo tutte le carte da gioco* Il mazziere mescola le carte e le distribuisce.

*[Le interviste fatte dagli storici di WE-Hope. Il target. I tempi. Gli obiettivi. I cluster, le schede campione, ecc. ]


POKER

E’ il momento di giocare al gioco più diffuso nel mondo. Il poker. Che prende il nome da uno dei punti più difficili che si possano realizzare, la combinazione di quattro carte dello stesso valore, la più alta dopo la scala reale.

Mentre il tempo passa, cerco l’origine della parola. Poker. Il nome deriva probabilmente dal termine francese poque [ingannare] che deriva a sua volta dal tedesco pochen [bluffare].






Articolo scritto da lauramorelli / Di +


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