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Coinvolgere i migranti nei progetti dell'Unione Europea

WE-Hope vuole affermare il valore della memoria, specialmente degli eventi dolorosi. L'ambizione del progetto è collegare le persone attraverso i ricordi delle persone sopravvissute alla seconda guerra mondiale e dei migranti in cerca di sicurezza in Europa. Anche altri progetti dell'Unione Europea mirano a creare una maggiore inclusione nel campo culturale e a coinvolgere comunità socialmente fragili, insistendo sull’importanza del valore delle storie delle persone e utilizzando le metodologie di creazione compartecipata.


Tra questi progetti, MEMEX (finanziato dal programma Horizon 2020) promuove la coesione sociale attraverso strumenti che forniscono un accesso al patrimonio culturale tangibile e immateriale. Inoltre facilita incontri, discussioni e interazioni tra comunità a rischio di esclusione.

Il progetto è coordinato da IIT (Italia) e riunisce partner tecnici e culturali di tutta Europa.


MEMEX project image
© MEMEX project

Il progetto prevede tre azioni pilota a Parigi, Barcellona e Lisbona. Due di queste affrontano direttamente il problema del coinvolgimento dei migranti nel processo di creazione. Siccome essere coinvolti in progetti culturali è una grande preoccupazione per i migranti, basata sulla fiducia, richiede una partnership a lungo termine con tutti gli attori coinvolti. Ogni azione pilota ha perciò creato un partenariato locale al fine di implementare le previste attività. Questo articolo presenta alcune delle strategie sviluppate da due partner del consorzio – Interarts, responsabile del pilota di Barcellona, e Mapa des Ideias, responsabile del pilota di Lisbona – per raggiungere i migranti o i migranti di seconda e terza generazione.


La prima azione del progetto MEMEX è stata la creazione di partenariati locali. Le comunità a rischio non devono sopportare solo pressioni individuali, ma anche pressioni strutturali. Per mitigarle, è necessaria una forte cooperazione tra le istituzioni, per rispondere ai diversi bisogni dei migranti (culturali, sociali, finanziari, legali, ecc.). Le istituzioni sono fondamentali, perché senza di loro è difficile creare uno spazio sicuro per la partecipazione. Ma quando la fiducia tra comunità e istituzioni si è spezzata o è diminuita, è utile trovare i leader della comunità e coinvolgerli come vostri delegati, trasformandoli in alleati o anche assumendoli come parte del vostro staff per partecipare al processo socio-culturale.


È anche importante saper adattare il programma che avete in mente: i migranti sono spesso coinvolti in modalità di lavoro sfruttatorie o fragili, in cui la loro capacità di partecipare ad azioni durante l'usuale orario di lavoro può essere difficile. Adattarsi alle possibilità dei migranti è fondamentale soprattutto se il lavoro necessita della collaborazione tra i partecipanti, per coordinare la programmazione degli orari con tutti loro.


La terza strategia consiste nel compensare la loro partecipazione: in alcuni ambiti, i migranti non si sentono incoraggiati a partecipare alla vita della società in cui si sono trasferiti e spesso hanno solo una motivazione economica, che è il motore principale del loro trasferimento. Riconoscere il valore intrinseco della loro partecipazione ad attività culturali o sociali può essere un modo importante per coinvolgerli, adattandosi ai loro valori e aspettative. Oltre a essere un modo per insegnare che la partecipazione culturale ha un valore economico, serve a mostrare la gratitudine per il tempo che essi hanno dedicato al progetto e un riconoscimento del valore che diamo a questo aspetto.


Tutte queste strategie rivelano che il processo di creazione è importante almeno quanto, se non più, del risultato ottenuto. Il coinvolgimento dei migranti in attività di creazione non può avvenire senza una metodologia flessibile, unita allo sviluppo del pubblico, che è anch'esso una delle priorità del programma Europa Creativa. Lo sviluppo del pubblico è anche una parte essenziale di MEMEX, messa in pratica da tutti i partner coinvolti nella realizzazione dei progetti pilota nel rapporto con le comunità con cui lavorano.


Questo articolo è stato scritto da Michael Culture Association, Mapa das Ideias e Interarts, partner del progetto MEMEX. MCA è anche partner del progetto WE-Hope.



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