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Il ruolo e l'importanza della piattaforma CultureLabs per il progetto WE-Hope

A partire dalla vasta esperienza posseduta dai partner di CultureLabs su come è possibile mettere in pratica approcci partecipativi rispettando le esigenze dei diversi attori coinvolti, il progetto analizza e confronta gli le pratiche e gli approcci partecipativi rivolti a favorire l'inclusione nel settore culturale. Tali approcci si concentrano su tre aree principali.


La prima si focalizza sui bisogni e sulle pratiche delle istituzioni pubbliche, principalmente quelle culturali, ma anche gli enti governativi, le organizzazioni senza scopo di lucro e le imprese sociali, raccogliendo, attraverso interviste e questionari, dati da un'ampia rete di stakeholder.


La seconda riguarda le diverse esigenze di integrazione e di innovazione sociale con la cultura caratteristica della specifica comunità, considerando in particolare i gruppi emarginati o non legati alla cultura dominante. In questo contesto, la ricerca si concentra sulle comunità di immigrati e analizza una serie di esempi relativi alle diverse micro-comunità di un ampio ed eterogeneo numero di individui.


In parallelo, la terza area di interesse indaga il ruolo delle tecnologie come forza per animare l’inclusione, e come possano svolgere il ruolo di facilitatore e mediatore di approcci partecipativi in campo culturale e dell'innovazione sociale.



Le tecnologie digitali sono sempre più utilizzate nell’attuazione di diverse forme di partecipazione (per esempio l’organizzazione di mostre interattive, ma anche discussioni online e la condivisione di contenuti) e forniscono uno strumento per raggiungere, comunicare e lavorare insieme con tutti gli attori coinvolti.


Allo stesso tempo, il mondo digitale rispecchia molti aspetti dell'esclusione sociale del mondo reale e presenta alcune criticità con la cultura e gli spazi “reali” (per esempio quando gli strumenti digitali tolgono visibilità al patrimonio culturale materiale), oppure per i problemi legati all’accesso all’alfabetizzazione e agli strumenti digitali (quando sono richiesti determinati strumenti o abilità che alcuni gruppi possono non avere).


La piattaforma Culture Labs utilizza strumenti informatici per l'interazione creativa con il patrimonio culturale, strumenti che facilitano la progettazione partecipata e la condivisione di mezzi per raggiungere i destinatari e coinvolgerli nel dialogo. Affronta anche temi etici socio-scientifici e valuta l'efficacia e l'idoneità degli strumenti informatici in determinate situazioni pratiche.


Un tema di grande attualità è quella del ruolo delle tecnologie dell’informazione come mezzo per favorire la partecipazione. Le tecnologie digitali facilitano alcune forme di partecipazione e forniscono strumenti per raggiungere i gruppi a cui ci vogliamo rivolgere. Le piattaforme per il patrimonio culturale sono una vivace area di studio per diverse discipline, per esempio l'interazione tra uomo e computer, i sistemi informativi, il patrimonio culturale e le discipline umanistiche digitali. Sono stati adottati diversi approcci partecipativi per la progettazione di tecnologie digitali per il patrimonio, tuttavia spesso tendono a essere esempi di “casi studio” piuttosto limitati, a causa della difficoltà di utilizzare i risultati di questi progetti anche a lungo termine. Il problema spesso nasce dall’esigenza di aiutare chi lavora sui temi della progettazione partecipativa, soprattutto quando sono presenti un'ampia varietà di competenze, interessi e abilità.


Il progetto meSch ha studiato come è possibile lavorare in modalità di co-design e co-creazione utilizzando il toolkit per mostre interattive sviluppato dal progetto. Va d’altra parte ricordato che il toolkit meSch non è nato esplicitamente per progetti partecipativi, mostre, o l'impatto sociale del patrimonio cultura.


Il progetto Pluggy ha invece sviluppato una serie di plug-in, con l'obiettivo di favorire il coinvolgimento dei cittadini nelle attività culturali, come il social networking e il crowdsourcing. Questo progetto si è concentrato sull'impegno sociale favorito dall’uso dell’informatica, ma non si concentra esplicitamente sugli aspetti di esclusione e inclusione.

Altri toolkit per il patrimonio culturale sono finalizzati all'utilizzo di specifiche tecniche digitali, come OpenExhibits per installazioni multi-touch e CHESS per la creazione di narrazioni digitali attraverso la Virtual and Mixed Reality.


Ciò che contraddistingue la piattaforma Culture Labs è il suo approccio olistico: essa fornisce infatti strumenti e servizi digitali innovativi, a supporto dell'intero processo di ideazione e realizzazione di progetti partecipativi per l'innovazione sociale nella cultura: dalla ricerca di risorse, al supporto alla collaborazione di diversi stakeholder per il coinvolgimento degli utenti attraverso modi innovativi di interagire con il patrimonio culturale. Sebbene siano presenti molteplici strumenti informatici per rispondere (almeno parzialmente) a queste diverse esigenze, la piattaforma CultureLabs è l’unica a integrare tutti questi aspetti in modo sistematico, olistico e di facile utilizzo.


Un altro aspetto importante che distingue Culture Labs da altre piattaforme online, è che essa coinvolge sia gli stakeholder istituzionali che i diversi membri della comunità, visti sia come portatori di cultura che come attori impegnati nel dialogo e nel reciproco scambio. Allo stesso tempo, mantiene una chiara distinzione dei ruoli e dei diversi livelli di servizi, accessi e canali di comunicazione. Inoltre, la maggior parte degli elementi di Culture Labs e le relative strutture sono aperti, condivisi e resi disponibili ad altri sviluppatori per utilizzarli e migliorarli. La piattaforma non si rivolge solo alle istituzioni culturale, ma è uno spazio condiviso aperto anche a diversi gruppi di stakeholder - artisti creativi, sviluppatori di software o associazioni di comunità - che possono utilizzare le sue risorse e servizi, ma anche arricchirle con il proprio materiale. Per quanto è a nostra conoscenza, in termini di innovazione dei servizi, non esistono altre piattaforme capaci di fornire servizi che assistono le istituzioni culturali e gli altri attori coinvolti per progettare attività per l'impatto sociale e per creare spazi personalizzati dove sia possibile pubblicare e organizzare informazioni utili per favorire la loro attuazione. Coltivando ed estendendo l'impegno partecipativo rivolto a raggiungere diversi obiettivi sociali, Culture Labs apre la strada alla governance partecipativa del patrimonio culturale.


In questo contesto, Culture Labs riserva un duplice ruolo alle tecnologie dell’informazione: da un lato si concentra sugli aspetti relativi a una governance efficiente e inclusiva, nel senso di strumenti che facilitano la progettazione e il funzionamento collaborativo di progetti partecipativi, lo scambio e la strutturazione di informazioni e il processo decisionale collettivo. Dall'altro, cerca di analizzare l'uso di servizi e strumenti digitali che possano offrire ai membri di una specifica comunità nuove opportunità per interagire con il patrimonio culturale, utilizzarlo in modo creativo, arricchirlo e co-creare nuovi contenuti.


Questo articolo è stato scritto da George Marandianos, Vassilis Tzouvaras, Eirini Kaldeli, di NTUA.

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